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3rd IFAF

Flag World Championships

 Daegu (Korea).

 

 LA NAZIONALE ITALIANA DI FLAG FOOTBALL SENIOR 2006

 

La nazionale di flag football senior è pronta per la sfida più importante..... da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre il BLU team sarà impegnato in Korea nel difficile tentativo di conquistare la coppa del mondo, il trofeo internazionale più  rilevante e prestigioso.

Sotto la guida dell'head  Coach DE GRASSI Michele e  dell'offensive coordinator PALTRINIERI Alessandro partiranno  dieci ragazzi selezionati tra i 18 che compongono complessivamente  il blu team, una squadra equilibrata e competitiva che rappresenterà l'Italia ed in particolare il movimento del flag  AFP .

Il team è composto da giocatori esperti come il QB VIANI Marco (Cleavers) ed  WR LAZZARETTI Leonardo (X Men)  alla terza esperienza con la maglia azzurra, dal  CB "RAFFI" Pellegrini, il WR BORRA Luca (entrambi Banditi), ed il WR BERTUCCI "PEPE" Gianluca, tutti alla seconda esperienza con il blu team,  ai quali si aggiungeranno altri elementi nuovi all'esperienza delle competizioni internazionali ma con discreti anni di flag sulle spalle, JACOMETTI e VALIGI (Hunters),  MANONI (Doc's), FRIGNANI (X Men) ed il più giovane ma talentuoso Peez-Plaxico SARTO dei Banditi.

Una nazionale che purtroppo ha dovuto rinunciare all'ultimo momento e per vari motivi a giocatori bravi ed importanti come il QB Enrico Moglioni (Grizzlies) ed i WR  John Trabanelli (Banditi) e Andrea Beltrami (Cleavers) 

Una squadra che avrà la responsabilità di migliorare il 5° piazzamento conquistato nell'ultima edizione dei mondiali disputati in Francia e soprattutto la responsabilità,  dopo la medaglia d'argento agli ultimi europei di Helsinki, di riconfermare che il flag italiano è cresciuto e può tranquillamente ambire a  conquistare la prestigiosa coppa del mondo.

 

I BANDITI IN NAZIONALE

 

La nazionale di Flag Senior 2006 vede nel suo completo organico 5 Banditi, John Trabanelli, Bubi Franceschetti, Raffi Pellegrini, Borra Luca, Peez Sarto ed un "Ribelle" Marco Roccella.

Questi "banditi" hanno partecipato a tutti i raduni organizzati nel corso della stagione  ed inoltre hanno  ottimamente disputato l'amichevole del 30 luglio u.s. contro la rappresentativa Slovena.

In considerazione del regolamento internazionale che purtroppo impone per le competizioni mondiali un numero limitato di giocatori a roster, il coaching staff del Blu Team ha dovuto selezionare e prelevare dal gruppo azzurro solamente 10 atleti,  che formeranno la spedizione coreana e che  partiranno alla volta di Daegu, tra questi (dopo la rinuncia di John)  il difensore estense   # 3 "RAFFI" Pellegrini e gli attaccanti BORRA Luca #22 e PEEZ-PLAXICO Sarto #7 che rappresenteranno i Banditi Ferrara in terra d'oriente.

Gli atleti estensi non hanno certo bisogno di presentazioni e siamo convinti  che daranno il massimo contributo con la loro esperienza, la loro tecnica ed il loro talento alla scalata del titolo mondiale.

Oltre  alla presenza dei tre giocatori nero-rossi, altri  "Banditi" faranno parte della spedizione in Corea, iniziando dal Coach Alessandro PALTRINIERI che svolgerà l'incarico di offensive coordinator e Doc. Stephen CAVALLINO che seguirà la squadra in qualità di Medico Sportivo, è giusto inoltre ricordare anche il contributo di Stefano ZANARDI in qualità di assistente per la difesa, sempre presente in tutti i training camp del Blu Team.

La presenza di tutti i ragazzi ferraresi è l'ennesima conferma dell'ottima scuola del flag football estense, una scuola che si mostra più che mai  valida ed appassionata.  

 

                   

      #22 LUCA BORRA   #3 RAFFI PELLEGRINI  #7 PEEZ-PLAXICO SARTO,  I TRE BANDITI DEL BLU TEAM IN KOREA

 

ALESSANDRO PALTRINIERI

OFFENSVIVE COORDINATOR

 

Doc. Stephen CAVALLINO

 

 IL GRUPPO DEI FERRARESI NAZIONALI #3 RAFFI, #27 BUBI, #1 JOHN, #22 BORRA, #7 PEEZ, #24 ROCCELLA

ZANO E PALTRO NEL COACHING STAFF

 

 

 

I NOSTRI AVVERSARI

 

 

 

LA NAZIONALE AUSTRIACA DETENTRICE DELLA COPPA DEL MONDO

 

L'Italia nel difficilissimo compito di conquistare il titolo intercontinentale dovrà affrontare in un girone "all'italiana" tutte le squadre iscritte alla competizione,  iniziando dai campioni uscenti dell'Austria, passando per i campioni europei della  Francia, poi ancora  la Germania, la Svezia, la Danimarca, il Giappone, la Thailandia ed infine i padroni di casa della Korea. 

 

Sarà un percorso decisamente difficile ed impegnativo, alleviato unicamente dalla mancanza delle squadre più forti e prestigiose  nel panorama mondiale del flag e cioè Stati Uniti e Canada che purtroppo non saranno presenti alla 3^ edizione della Coppa del Mondo.

 

 

 

 

LA NAZIONALE FRANCESE CAMPIONE D'EUROPA

 

Oltre alla predetta Austria, le favorite o le più accreditate  per la conquista del titolo mondiale appaiono sicuramente la  Francia, che in ambito europeo ha dimostrato una grande forza ed una grande organizzazione, senza dimenticare ovviamente la Germania sempre temibile ed atletica  che si presenterà in Korea con il team campione della lega tedesca, quindi ottimamente affiatato e compatto.   

Solide ed atletiche  saranno sicuramente Svezia e Danimarca anche se dalle esperienze precedenti appaiano leggermente inferiori alle nazionali predette.

 

 

 

 

 

IL FLAG IN KOREA

 

Difficile esprimere un giudizio sulle squadre orientali presenti alla manifestazione, i padroni di casa coreani sono stati affrontati e superati  anche nei precedenti  mondiali francesi, ma questa volta il fattore campo potrebbe decisamente influire. 

Anche il Giappone sembra alla portata nonostante l'unico precedente tra le due nazionali sia andato a favore dei nipponici.

La Thailandia rappresenterà invece una novità assoluta e pertanto risulterebbe inutile sprecare qualunque commento.

 

 

 

LA NAZIONALE DEL GIAPPONE

 

 

L'Italia rientra sicuramente tra le squadre più competitive, molto dipenderà dall'esordio in cabina di regia di Capitan VIANI, il piccolo fuoriclasse  reggiano guiderà per la prima volta l'attacco azzurro e potrà contare su una batteria di ottimi ricevitori, la difesa non sarà da meno, esperienza, grinta e tecnica  saranno i punti di forza del reparto italiano.

Non resta che attendere l'inizio della coppa del mondo ed augurare a tutti i ragazzi.......    

 

UN GIGANTESCO IN BOCCA AL LUPO!!!

 

 

 

 

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Uno sguardo alla città di Taegu (Daegu)

 

 

La città metropolitana di Taegu (nome ora trascritto con Daegu e pronunciato all'italiana come Tegù) è ben nota ai milanesi per il suo gemellaggio con la capitale lombarda.

Taegu è la terza città della Corea e come tale è molto occidentalizzata, ma, ciononostante, non manca di essere anche fiera delle proprie tradizioni e dei numerosi monumenti legati alla cultura del passato.

 

È stata infatti definita "una città che segue il modello di sviluppo occidentale, anche se predilige le tradizioni confuciane". Questa frase, che a prima vista può sembrare contradditoria, spiega bene il carattere peculiare di questa città. Anche rispetto alle altre regioni coreane, il Kyônsang-pukto è famoso per il fatto di essere molto conservatore e per il forte orgoglio che sente per le proprie antiche tradizioni.

Taegu, la città centrale del Kyôngsang-pukto, possiede numerosi tesori culturali, sia come artigiani esperti (nominati "tesori culturali intangibili") che come monumenti, e questi convivono in armonia con gli edifici moderni e con il moderno sistema di trasporti della città.

 

 

Se si visita il centro delle attività economiche e culturali di Taegu, ad esempio l'area attorno a Tongsông-no e a Chung-gu, si troverà amalgamati il moderno e l'antico: vie cittadine con caratteristiche occidentali accanto al tipico mercato delle erbe medicinali tradizionali, che si tiene a Yakchôn kolmok.

Grazie alle molte erbe curative che si trovano nelle vicine colline della catena Taebaek-san e nell'area del fiume Naktong-gang, Yakchôn kolmok è stato il centro degli scambi commerciali di ingredienti medicinali a partire dal 1600, durante il periodo della dinastia Chosôn.

 

 

 

Anche oggi vi si tiene tutti gli anni nel mese di ottobre una grande festa chiamata Yangnyôngje. Questa zona è importante non solo come mercato di erbe medicinali, ma anche per l'attrazione che esercita sui turisti.

Nei pressi di Taegu si trova anche il monte Palgong-san, dove hanno sede importanti templi buddisti e dove si trovano ancora antichi resti culturali dell'epoca di Silla (57 a.C. - 935 d.C.).

Vi sono anche varie scuole confuciane, dette hyanggyo, sparse qua e là nella città.

Tutto ciò è una testimonianza del fatto che, anche se Taegu è una città orientata verso il futuro, tuttavia attribuisce molto valore alle proprie tradizioni e conserva gelosamente la propria cultura tipica.

 

   

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